Per
Tradizione (con la T maiuscola) si intende l’insieme di
dottrine,riti,costumi, “modus pensandi” e “modus agendi”
che,originando dagli albori della civiltà, sono stati trasmessi fino
ai nostri giorni (“tradere”=”tramandare”è vocabolo che
possiede la stessa radice appunto di Traditio=Tradizione) da alcuni
Individui qualificati che sono riusciti a preservare l’insieme di
tali antichi valori nonostante il grave declino della civiltà
moderna.Pur avendo avuto modo di rielaborare ampiamente,e per certi
versi anche prendendone le distanze, l’opera di Guenon e di Evola,
indubbiamente i massimi esponenti moderni del pensiero Tradizionale,
ritengo che l’essermi formato,negli anni della mia adolescenza,
nello studio di tali autori mi abbia consentito di giungere alle
successive esperienze Iniziatiche, cominciate subito dopo il
compimento della maggiore età, già forte nei principi,nelle idee e
nei valori.La rottura,totale ed incondizionata, che il pensiero di
Evola e Guenon producono,nei confronti di chi veramente ne assimili
gli insegnamenti, con il mondo borghese e con i suoi effimeri valori,
è stata certamente fondamentale nel consentirmi un immediata
comprensione dei principi profondi,atemporali,immutabili sui quali
sono fondati i Sistemi Iniziatici a cui ho aderito.In quell’ambiente
metapolitico (e nel quale, è bene ricordarlo, SI RISCHIAVA OGNI
GIORNO LA PELLE,altro che certi “evoliani da salotto”che
dispensano lezioncine in giro ma che frequentavano l’asilo o non
erano neppure nati durante gli “anni di piombo” ) frequentato in
gioventù ebbi la fortuna di incontrare persone come
Roberto,Giorgio,Sandro,più vecchi di me di alcuni anni e con i quali
nulla è mutato quanto ad affetto,intesa,intimità interiore,in una
parola “idem sentire”:il primo ha seguito una Via Tradizionale
specifica,totalmente relata alla nobile Via del Sublime, gli altri
due,come me, hanno conosciuto l’iniziazione Libero-Muratoria e
quella Martinista, nessuno di loro è arretrato di un centimetro
rispetto al rifiuto del mondo borghese,nessuno di loro ha
smesso,neppure per un attimo di vivere nella e per la Tradizione:
adesso siamo tutti vecchi ma sono certo che,SE NE VALESSE ANCORA LA
PENA (e ahimè,non ne vale) rischieremmo ancora la pelle come
facevamo da giovani,senza pensarci su.Ma coloro che non hanno avuto
tale fortuna (cioè che non avevano un buon karma,come direbbe
Roberto) ,che hanno attraversato certe esperienze iniziatiche oramai
corrotti interiormente dal mondo del contingente e del finito,magari
pensando in cuor loro, di avere qualche vantaggio esteriore,ovvero
profano,da tali loro esperienze,nulla hanno compreso,nel profondo del
loro essere,delle iniziazioni,delle dottrine,o dei rituali.Nessuna
autentica trasformazione è avvenuta in loro, essi sono rimasti dei
profani,con qualche sciarpa,cordone,o collare in più,l’iniziazione
virtuale non è dunque divenuta Iniziazione reale e basta guardarsi
un poco attorno per capirlo.La loro totale incapacità di adesione ai
principi della Tradizione, l’assenza in loro di quei valori
fondanti, quali l’autentico spirito fraterno,il coraggio interiore
(che inevitabilmente è sempre collegato anche con il coraggio
fisico), il disinteresse materiale,la lealtà,il rispetto della
parola data,la nobiltà d’animo,la generosità, li porta ad
agire,sul piano iniziatico,nel medesimo meschino modo con cui si
rapportano con il proprio piano profano:fregando il
prossimo,mentendo,pensando unicamente ai propri personali interessi e
tornaconti,o davvero qualcuno di voi è portato a pensare che un tale
che si comporta meschinamente nella vita di ogni giorno
possa,miracolosamente,assumere comportamenti
nobili,altruistici,luminosi, in ambito martinista o
libero-muratorio?Costoro mentiranno sempre ben sapendo di mentire e
si impegneranno in “alleanze variabili” unicamente finalizzate ai
propri interessi contingenti e momentanei,perciò il nemico di ieri
diventerà l’amico di oggi e poi ancora il nemico di domani,a
seconda degli interessi del momento, ne più e nè meno di quanto,ad
esempio,accade in politica!Costoro,comicamente, accuseranno sempre
gli altri dei crimini e delle ciurmerie da essi commessi;è questa
una tecnica tipica della controiniziazione e coloro che possono,a ben
diritto,definirsi “Uomini della Tradizione” ben conoscono tale
tecnica e gli agenti che di essa si servono e a ben vedere, quando si
va ad approfondire comportamenti,genesi e finalità di certi
personaggi si finisce spesso per giungere a quella che Reghini
definiva “quell’oscura potenza straniera installata sull’altra
sponda del Tevere”.Ma esistono,per fortuna,persone che,avendo
REALMENTE aderito a certi principi, agiscono non per interesse, nè
per calcolo, ma UNICAMENTE perchè animati da autentiche motivazioni
spirituali: Costoro si incontreranno tra Loro e si riconosceranno per
ciò che sono, in un autentico e fraterno connubio, in modo naturale
e facile,poichè condividono i medesimi valori ed il medesimo orrore
nei confronti di certi “mestieranti esoterici”.Come tutti gli
“Uomini della Tradizione” Essi saranno forniti di una buona dose
di ingenuità, poichè non possiedono la malizia e la furbizia dei
mercanti,perciò potranno anche essere “fregati” una volta o due,
ma poi non più.Esisteranno alcuni elementi di apparentemente strana
similitudine tra di Loro, magari legati alle Loro vite,alle Loro
esperienze giovanili,o ai Loro Nomi Iniziatici. Il Loro legame non
sarà mai temporaneo ,ma eterno e la Loro fraternità non muterà con
il ritmo delle stagioni poichè Essi hanno il medesimo nobile
scopo:quello di difendere la Tradizione e i Suoi valori,ma sarebbe
pretendere troppo se ci illudessimo che ciò possa essere compreso
dai più. Ma oggi di
“Tradizionale” nel c.d. “ mondo iniziatico occidentale” c'è
molto poco, venendo quotidianamente stravolte le più elementari
regole che da sempre contraddistinguono le Organizzazioni Iniziatiche
Tradizionali. Cos',a titolo di esempio, crediamo
opportuno fornire alcune chiarificazioni sulle corrette procedure da
seguire nel caso della costituzione di Logge Martiniste.E'
innanzitutto il caso di precisare che tali procedure sono state
abbozzate inizialmente da Papus nei c.d."Quaderni dell'Ordine"
e successivamente ribadite e perfezionate dai Suoi Leggittimi
Successori Francesi (Tèder-Bricaud-Chevillon-P.Encausse,etc.) ed
Italiani.Val bene ribadire che,nel caso di specie nasce prima l'uovo
della gallina ovvero, una Loggia Martinista viene ritualmente
costituita quando essendo stato creato un nuovo Iniziatore
(S:::I::::I:::) secondo le previste e REGOLARI modalità, ad Egli
viene affidata una nuova Loggia (Collina), possibilmente nel luogo
ove Egli risiede.A tale Iniziatore viene dato il nome di "Filosofo
Incognito" della Loggia X, sita nella Collina di Y,
all'Obbedienza dell'Ordine Martinista Z.Può viceversa accadere che
la morte terrena o l'impedimento di un Filosofo Incognito inducano il
Collegio dei S:::I:::I::: a nominare un nuovo Filosofo Incognito per
dirigere i Lavori martinisti della Loggia rimasta priva della sua
guida.Una Loggia Martinista non può, se si vuole rimanere fedeli
alle Nostre Tradizioni,essere affidata ad altri se non ad un
Superiore Incognito Iniziatore e qualunque deroga a tali principi
,utilizzando Superiori Incogniti,Iniziati Incogniti,o Addirittura
Associati Incogniti,( che Dio solo sa cosa potrebbero essere in grado
di insegnare ad altri) per dirigere i Lavori di una Loggia Martinista
equivale,ipso facto, a porsi fuori da ogni regolarità martinista! A
meno che,invece che di Martinismo non si stia parlando del gioco del
Risiko ,ovvero di una sorta di virtuale “controllo strategico”del
territorio nazionale (o magari estero),della serie: metto tre persone
lì,altre tre qui,tre ancora qua e poi dico di avere tot
Logge!Analogo procedimento da Risiko viene seguito da alcuni
Massonici Consessi (specie “egizi”) con “Logge”, “Capitoli”,
“Collegi di Formazione”, ubicati nel luoghi più disparati
(talvolta anche esotici) ma che alla prova dei fatti risultano essere
null’altro che “entità virtuali”, i cui componenti sovente
neppure sanno di appartenere alla tale o all’altra “Obbedienza”
o sono convinti di fare parte di una determinata Obbedienza DELLA
QUALE VICEVERSA NON FANNO ASSOLUTAMENTE PARTE e se si guardassero
attorno solo un pochino magari se ne accorgerebbero valutando un po’
meglio le cose e rendendosi conto a quale ridicolo li espongano i
loro ineffabili “conducatores”!Dunque ricordiamo a questi
inneffabili “controllori del virtuale” che l’UNICA cosa che
essi dovrebbero imparare a controllare è la loro mente è che,se
amano il gioco del Risiko (che noi pratichiamo con grande abilità da
prima che la maggior parte di loro venisse al mondo o comunque da
prima che apprendesse l’uso del linguaggio ed il controllo degli
sfinteri), siamo certamente disponibili a fare ,in loro compagnia,
una bella partita, all’unica condizione che ci consentano di
utilizzare i carri armati che,sin dal lontanissimo 1978,anno della
nostra prima partita a Risiko, siamo abituati ad usare: i neri!
Non si equivochi!Nessun riferimento politico! Il nero è
il colore del cordone dell'Associato Incognito,e anche quello del
gabinetto di riflessione; il nero è il colore di una cewrta camera
rituale del Rito Egizio alla quale siamo particolarmente legati,il
nero indica la morte dell'Iniziato ad ogni singulto della vita
profana,il nero è il colore del lutto e per tale motivo i Catari
indossavano abiti di colore nero,a voler testimoniare il lutto per
l'essere rinati in questa valle di lacrime,dominio del “princeps
eius mundi”.Ecco,mettiamola così: a noi piace ricordare le nostre
origini anche quando giochiamo!!!
Apis.
Nessun commento:
Posta un commento