lunedì 6 novembre 2017

Per Tradizione (con la T maiuscola) si intende l’insieme di dottrine,riti,costumi, “modus pensandi” e “modus agendi” che,originando dagli albori della civiltà, sono stati trasmessi fino ai nostri giorni (“tradere”=”tramandare”è vocabolo che possiede la stessa radice appunto di Traditio=Tradizione) da alcuni Individui qualificati che sono riusciti a preservare l’insieme di tali antichi valori nonostante il grave declino della civiltà moderna.Pur avendo avuto modo di rielaborare ampiamente,e per certi versi anche prendendone le distanze, l’opera di Guenon e di Evola, indubbiamente i massimi esponenti moderni del pensiero Tradizionale, ritengo che l’essermi formato,negli anni della mia adolescenza, nello studio di tali autori mi abbia consentito di giungere alle successive esperienze Iniziatiche, cominciate subito dopo il compimento della maggiore età, già forte nei principi,nelle idee e nei valori.La rottura,totale ed incondizionata, che il pensiero di Evola e Guenon producono,nei confronti di chi veramente ne assimili gli insegnamenti, con il mondo borghese e con i suoi effimeri valori, è stata certamente fondamentale nel consentirmi un immediata comprensione dei principi profondi,atemporali,immutabili sui quali sono fondati i Sistemi Iniziatici a cui ho aderito.In quell’ambiente metapolitico (e nel quale, è bene ricordarlo, SI RISCHIAVA OGNI GIORNO LA PELLE,altro che certi “evoliani da salotto”che dispensano lezioncine in giro ma che frequentavano l’asilo o non erano neppure nati durante gli “anni di piombo” ) frequentato in gioventù ebbi la fortuna di incontrare persone come Roberto,Giorgio,Sandro,più vecchi di me di alcuni anni e con i quali nulla è mutato quanto ad affetto,intesa,intimità interiore,in una parola “idem sentire”:il primo ha seguito una Via Tradizionale specifica,totalmente relata alla nobile Via del Sublime, gli altri due,come me, hanno conosciuto l’iniziazione Libero-Muratoria e quella Martinista, nessuno di loro è arretrato di un centimetro rispetto al rifiuto del mondo borghese,nessuno di loro ha smesso,neppure per un attimo di vivere nella e per la Tradizione: adesso siamo tutti vecchi ma sono certo che,SE NE VALESSE ANCORA LA PENA (e ahimè,non ne vale) rischieremmo ancora la pelle come facevamo da giovani,senza pensarci su.Ma coloro che non hanno avuto tale fortuna (cioè che non avevano un buon karma,come direbbe Roberto) ,che hanno attraversato certe esperienze iniziatiche oramai corrotti interiormente dal mondo del contingente e del finito,magari pensando in cuor loro, di avere qualche vantaggio esteriore,ovvero profano,da tali loro esperienze,nulla hanno compreso,nel profondo del loro essere,delle iniziazioni,delle dottrine,o dei rituali.Nessuna autentica trasformazione è avvenuta in loro, essi sono rimasti dei profani,con qualche sciarpa,cordone,o collare in più,l’iniziazione virtuale non è dunque divenuta Iniziazione reale e basta guardarsi un poco attorno per capirlo.La loro totale incapacità di adesione ai principi della Tradizione, l’assenza in loro di quei valori fondanti, quali l’autentico spirito fraterno,il coraggio interiore (che inevitabilmente è sempre collegato anche con il coraggio fisico), il disinteresse materiale,la lealtà,il rispetto della parola data,la nobiltà d’animo,la generosità, li porta ad agire,sul piano iniziatico,nel medesimo meschino modo con cui si rapportano con il proprio piano profano:fregando il prossimo,mentendo,pensando unicamente ai propri personali interessi e tornaconti,o davvero qualcuno di voi è portato a pensare che un tale che si comporta meschinamente nella vita di ogni giorno possa,miracolosamente,assumere comportamenti nobili,altruistici,luminosi, in ambito martinista o libero-muratorio?Costoro mentiranno sempre ben sapendo di mentire e si impegneranno in “alleanze variabili” unicamente finalizzate ai propri interessi contingenti e momentanei,perciò il nemico di ieri diventerà l’amico di oggi e poi ancora il nemico di domani,a seconda degli interessi del momento, ne più e nè meno di quanto,ad esempio,accade in politica!Costoro,comicamente, accuseranno sempre gli altri dei crimini e delle ciurmerie da essi commessi;è questa una tecnica tipica della controiniziazione e coloro che possono,a ben diritto,definirsi “Uomini della Tradizione” ben conoscono tale tecnica e gli agenti che di essa si servono e a ben vedere, quando si va ad approfondire comportamenti,genesi e finalità di certi personaggi si finisce spesso per giungere a quella che Reghini definiva “quell’oscura potenza straniera installata sull’altra sponda del Tevere”.Ma esistono,per fortuna,persone che,avendo REALMENTE aderito a certi principi, agiscono non per interesse, nè per calcolo, ma UNICAMENTE perchè animati da autentiche motivazioni spirituali: Costoro si incontreranno tra Loro e si riconosceranno per ciò che sono, in un autentico e fraterno connubio, in modo naturale e facile,poichè condividono i medesimi valori ed il medesimo orrore nei confronti di certi “mestieranti esoterici”.Come tutti gli “Uomini della Tradizione” Essi saranno forniti di una buona dose di ingenuità, poichè non possiedono la malizia e la furbizia dei mercanti,perciò potranno anche essere “fregati” una volta o due, ma poi non più.Esisteranno alcuni elementi di apparentemente strana similitudine tra di Loro, magari legati alle Loro vite,alle Loro esperienze giovanili,o ai Loro Nomi Iniziatici. Il Loro legame non sarà mai temporaneo ,ma eterno e la Loro fraternità non muterà con il ritmo delle stagioni poichè Essi hanno il medesimo nobile scopo:quello di difendere la Tradizione e i Suoi valori,ma sarebbe pretendere troppo se ci illudessimo che ciò possa essere compreso dai più. Ma oggi di “Tradizionale” nel c.d. “ mondo iniziatico occidentale” c'è molto poco, venendo quotidianamente stravolte le più elementari regole che da sempre contraddistinguono le Organizzazioni Iniziatiche Tradizionali. Cos',a titolo di esempio, crediamo opportuno fornire alcune chiarificazioni sulle corrette procedure da seguire nel caso della costituzione di Logge Martiniste.E' innanzitutto il caso di precisare che tali procedure sono state abbozzate inizialmente da Papus nei c.d."Quaderni dell'Ordine" e successivamente ribadite e perfezionate dai Suoi Leggittimi Successori Francesi (Tèder-Bricaud-Chevillon-P.Encausse,etc.) ed Italiani.Val bene ribadire che,nel caso di specie nasce prima l'uovo della gallina ovvero, una Loggia Martinista viene ritualmente costituita quando essendo stato creato un nuovo Iniziatore (S:::I::::I:::) secondo le previste e REGOLARI modalità, ad Egli viene affidata una nuova Loggia (Collina), possibilmente nel luogo ove Egli risiede.A tale Iniziatore viene dato il nome di "Filosofo Incognito" della Loggia X, sita nella Collina di Y, all'Obbedienza dell'Ordine Martinista Z.Può viceversa accadere che la morte terrena o l'impedimento di un Filosofo Incognito inducano il Collegio dei S:::I:::I::: a nominare un nuovo Filosofo Incognito per dirigere i Lavori martinisti della Loggia rimasta priva della sua guida.Una Loggia Martinista non può, se si vuole rimanere fedeli alle Nostre Tradizioni,essere affidata ad altri se non ad un Superiore Incognito Iniziatore e qualunque deroga a tali principi ,utilizzando Superiori Incogniti,Iniziati Incogniti,o Addirittura Associati Incogniti,( che Dio solo sa cosa potrebbero essere in grado di insegnare ad altri) per dirigere i Lavori di una Loggia Martinista equivale,ipso facto, a porsi fuori da ogni regolarità martinista! A meno che,invece che di Martinismo non si stia parlando del gioco del Risiko ,ovvero di una sorta di virtuale “controllo strategico”del territorio nazionale (o magari estero),della serie: metto tre persone lì,altre tre qui,tre ancora qua e poi dico di avere tot Logge!Analogo procedimento da Risiko viene seguito da alcuni Massonici Consessi (specie “egizi”) con “Logge”, “Capitoli”, “Collegi di Formazione”, ubicati nel luoghi più disparati (talvolta anche esotici) ma che alla prova dei fatti risultano essere null’altro che “entità virtuali”, i cui componenti sovente neppure sanno di appartenere alla tale o all’altra “Obbedienza” o sono convinti di fare parte di una determinata Obbedienza DELLA QUALE VICEVERSA NON FANNO ASSOLUTAMENTE PARTE e se si guardassero attorno solo un pochino magari se ne accorgerebbero valutando un po’ meglio le cose e rendendosi conto a quale ridicolo li espongano i loro ineffabili “conducatores”!Dunque ricordiamo a questi inneffabili “controllori del virtuale” che l’UNICA cosa che essi dovrebbero imparare a controllare è la loro mente è che,se amano il gioco del Risiko (che noi pratichiamo con grande abilità da prima che la maggior parte di loro venisse al mondo o comunque da prima che apprendesse l’uso del linguaggio ed il controllo degli sfinteri), siamo certamente disponibili a fare ,in loro compagnia, una bella partita, all’unica condizione che ci consentano di utilizzare i carri armati che,sin dal lontanissimo 1978,anno della nostra prima partita a Risiko, siamo abituati ad usare: i neri! Non si equivochi!Nessun riferimento politico! Il nero è il colore del cordone dell'Associato Incognito,e anche quello del gabinetto di riflessione; il nero è il colore di una cewrta camera rituale del Rito Egizio alla quale siamo particolarmente legati,il nero indica la morte dell'Iniziato ad ogni singulto della vita profana,il nero è il colore del lutto e per tale motivo i Catari indossavano abiti di colore nero,a voler testimoniare il lutto per l'essere rinati in questa valle di lacrime,dominio del “princeps eius mundi”.Ecco,mettiamola così: a noi piace ricordare le nostre origini anche quando giochiamo!!!
Apis.