lunedì 7 novembre 2011

POLITICALLY NOT CORRECT

Le recenti vicende legate agli scandali della c.d. ”casta”, ai processi del Premier On. Silvio Berlusconi (con annessi “bunga-bunga”) e la gravissima crisi economica con conseguente evocazione nell’immaginario dei cittadini di un “rischio Grecia” hanno ingenerato la diffusa opinione che la classe politica italiana (specialmente quella di centro-destra) sia la responsabile unica di tutti i mali del Paese. Mandando a casa i politici corrotti ed infingardi, pensa la maggior parte degli italiani, i problemi della Nazione  si risolveranno. Rudolf Steiner ha detto che la differenza tra Iniziati e non risiede nel fatto che un Iniziato non si limita ad una mera osservazione della realtà sensibile che lo circonda ma analizza anche le cause remote che l’hanno prodotta e lo scenario occulto retrostante ai fenomeni sensibili. Certamente questa classe politica è scandalosa, nessuno escluso dato che prebende e malaffari si verificano sia a destra che a sinistra; probabilmente la seconda repubblica è anche peggio della prima ma è fondamentale osservare altri fatti se si vogliono davvero trovare dei correttivi efficaci alla crisi dell’Italia. Quando si aprì la stagione di “tangentopoli” con arresti ed incriminazioni a raffica a danni dei politici, la gente si aspettava ingenuamente che le cose cambiassero. Si invocava l’apertura alla società civile, si vagheggiava di ”bella politica”, si riteneva che i nuovi partiti (Forza Italia, Lega, Alleanza Nazionale, Progressisti, Patto Segni, Popolari) avrebbero radicalmente mutato il modo di fare politica in Italia. Oggi possiamo definitivamente dire che così non è stato in quanto le criteriologie di scelta dei Parlamentari e dei Ministri ed il modo di procedere di questi è sovrapponibile a quello dei loro predecessori. Chi sono i politici italiani? In massima parte essi rappresentano gli ”scarti” proprio della tanto acclamata ”società civile”. Un onesto imprenditore, un prestigioso avvocato, un bravo medico hanno tempo da perdere per correre dietro alla politica? Certo che no: di conseguenza i politici sono per la maggior parte persone che hanno speso il loro tempo nelle segreterie locali, regionali e nazionali dei partiti e che hanno appreso come lezione essenziale l’arte di essere totalmente privi di scrupoli. Un parlamentare italiano, in un accesso di sincerità, dichiarò in un’intervista che “non si è mai visto un cappone chiedere l’anticipo del Natale” riferendosi alla solita legge, annunciata decine di volte e mai realizzata, sulla riduzione del numero e degli stipendi dei parlamentari. Inoltre ci si dimentica spesso che l’Italia è piena di “caste, dai sindacalisti ai calciatori, ai giornalisti, ai magistrati: l’elenco è lungo. Si deve poi tener presente che le pubbliche amministrazioni sono sature di autentici perdigiorno, assunti grazie ad un sistema clientelare, e che la burocrazia italiana del terzo millennio ha poco da invidiare a quella borbonica. Non si pensi che gli altri paesi della eurozona stiano molto meglio di noi: la situazione in Francia, Germania, Gran Bretagna è meno eclatante di quella italiana ma è tutt’altro che rosea visto che, ad esempio, in Inghilterra c’è un tasso di disoccupazione maggiore che in Italia.
Se poi ci soffermiamo ad analizzare la situazione nell’Europa Orientale osserveremo davvero un panorama desolante, con intere nazioni controllate de facto dalla malavita organizzata. Deve  a questo punto sorgere nella nostra coscienza una domanda: cosa
è stato sbagliato in Europa, tenuto conto che la società americana è comunque figlia dell’Occidente e che il terzo mondo negli ultimi secoli ha assimilato cultura, modelli ed organizzazioni dal mondo europeo anche in conseguenza della colonizzazione? Se con lucidità obbiettiva tentiamo di rispondere a questa domanda analizzando la storia dell’Europa a partire dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, scopriremo che tutto nel nostro Continente è figlio del semitismo*. Semita è la religione Cristiana, rea di aver instillato nelle coscienze degli uomini i germi dell’egualitarismo, dell’ipocrisia, del sentimentalismo, della debolezza, del senso di colpa, dell’idea di “peccato”, della tendenza a ritirarsi dalle vicende terrene lasciando a liberti e burocrati la cura dello Stato. Semita è il Liberismo, figlio della Rivoluzione Industriale e padre del Capitalismo che ha educato gli uomini alla religio degli utili e dei profitti partorendo quelle autentiche associazioni per delinquere che sono le banche e le moderne multinazionali.
Semita è il Marxismo(concepito, non a caso, da un ebreo, Carlo Marx appunto) ed il suo figlio prediletto, il Comunismo, che ha annichilito le coscienze di milioni di individui educandoli al materialismo, all’ateismo, alla chiusura totale verso ogni forma di spiritualità. Semiti sono inoltre i c.d. “Fascismi” in quanto figli di una moderna concezione industriale e socialista dello Stato (Mussolini era socialista ed ateo) e richiamantesi ad una concezione populista del mondo fin dai loro stessi nomi: ”Partito Nazionalsocialista dei lavoratori Tedeschi”, ad esempio. Come acutamente nota Evola in “Il Fascismo visto da destra con note sul terzo Reich”, sia il Fascismo che il Nazismo ricorrevano a metodi di propaganda ed a sistemi (tra cui la brutale repressione di ogni opposizione) assolutamente sovrapponibili a quelli adottati dal comunismo Stalinista. Altri movimenti Fascisti Europei come ad es. il Rexismo belga, la Guardia di ferro rumena o la Falange spagnola erano viceversa ispirati da un cristianesimo ultraconservatore ed integralista a dimostrazione ulteriore del “semitismo” insito nei partiti di estrema destra sorti in Europa nel primo dopoguerra del XX secolo. Le dittature spagnola e portoghese, sopravvissute fino agli anni’70 del secolo scorso, erano autentici baluardi del clericalismo più bigotto ed intransigente tanto che la Libera Muratoria era proibita per legge, come appunto accadeva nell’Italia Fascista e nella Germania Nazista e come parimenti accadeva nei paesi Comunisti (unica eccezione la Cuba di Castro, forse perché Che Guevara era stato ricevuto Massone in una Loggia di Buenos Aires o forse perché poteva essere utile tollerare un’Istituzione notoriamente molto forte negli U.S.A. allo scopo di mantenere un canale di comunicazione aperto con quello scomodo vicino).Resta da spiegare come i frutti del semitismo quali il Cristianesimo,il Populismo pseudo-democratico,il Comunismo,il Despotismo Fascista abbiano conquistato i consensi di così tanti individui. La risposta è semplice:mirando alla suggestione egalitaria e “democratica” degli emarginati e dei diseredati,tali Movimenti di massa hanno illuso milioni di persone convincendole che Essi avrebbero costruito una società più giusta. Flavio Giuliano Augusto,Imperatore di Roma ,falsamente denominato”Apostata”(falsamente in quanto mai convertitosi al Cristianesimo),nella Sua celebre”Invectiva in Galileos” giustamente notava come il Cristianesimo avesse attecchito soprattutto tra schiavi, prostitute,liberti e popolo minuto. Il “combinato disposto” tra falsi principi democratici(illudendo il popolo di volerlo “liberare”) e negazione della trasmigrazione delle anime(per cui in una sola vita si gioca la partita tra dannazione eterna o salvezza eterna,donde il noto”nulla salva extra ecclesiam”) è alla base della attuale conformazione della società. Si convince il   Popolo che Esso è “sovrano” solo in virtù del fatto di poter esprimere un voto di preferenza(ed in molti casi neppure quello,vedi la attuale legge elettorale)a favore di candidati scelti da altri( segreterie dei Partiti) e mettendo sullo stesso piano(in quanto esprimono il medesimo valore numerico di 1)il voto di un alienato mentale o di un delinquente con quello di un grande pensatore o di un grande artista; si convince il popolo medesimo che esiste una unica vita e quindi questa vita diviene un bene insostituibile ed a cui attaccarsi con tutte le forze possibili. Da ciò il tanto sbandierato”aumento delle aspettative di vita” che in realtà significa,il più delle volte,prolungare in definitivamente,attraverso farmaci e terapie varie,esistenze che possono tranquillamente definirsi “vegetali” fino ad arrivare a quelli incredibili eccessi a cui abbiamo assistito con il celebre caso della povera Eluana Englaro,ove in virtù di una semitica e ridicola ipocrisia si cerca di impedire a due sventurati genitori di porre fine ad una esistenza che non ha più nulla di umano! Tale “festival” dell’ipocrisia prosegue con la definizione di poveri sventurati,che la Pietas Romana affidava alla liberazione della rupe tarpeia con il grottesco”diversamente abili”(in cosa?),e con costi sociali altissimi per il mantenimento,la cura,l’assistenza(centri sociali,badanti,pensioni di invalidità etc.) di individui incurabili che spesso diventano una autentica dannazione per i propri parenti!Tali considerazioni vanno poi ulteriormente ampliate secondo un’ottica esoterica ed iniziatica ove si consideri che,prolungando una esistenza ridotta al mero stato vegetale,attraverso un autentico “accanimento terapeutico” si priva quell’Anima,trattenuta a forza nell’involucro corporeo,della possibilità di accedere ai Mondi superiori,rallentandone la reincarnazione!Parimenti si idolizzano rendendoli milionari,ragazzotti il cui unico merito è quello di saper bene praticare un qualche sport. Abbiamo assistito ad una enfatica celebrazione della morte di un giovane 23enne,campione di motociclismo,il quale,guadagnando milioni di euro sapeva benissimo a quali rischi andava incontro:stessa enfasi non ci pare sia stata profusa per quelle decine di giovani che,in cambio di poco più di mille euro al mese,sono caduti nell’adempimento del loro dovere,in Italia o fuori dai confini della Nostra Patria. Il semitismo dunque, con la sua tendenza ad impedire la libertà individuale volendo asservire l’uomo ad un “potere” esterno quale la Chiesa, o lo Stato, o il Partito, o il Capitale, ha impedito di fatto l’evoluzione umana verso la conquista di quei principi di libertà cosciente che sono il presupposto del cammino dell’uomo su questa terra.” Non gli Dei devono venire a me, ma io devo elevarmi a Loro”, scriveva il Pitagorico Plotino nelle “Enneadi” ed il “Corpus Hermeticum” ammonisce che per comprendere Dio non vi è altra strada che farci Dio noi stessi! Tali concetti erano assolutamente normali nel mondo Pagano fin dall’epoca dell’antico Egitto. La solare ed olimpica imperturbabilità, la serenità di fronte al mondo ed alla vita quotidiana, l’assenza di ogni auto castrante sentimentalismo e l’indifferenza verso la morte traspaiono dalle opere dei Pensatori dell’epoca Classica, l’ultimo dei quali fu Severino Boezio. Il Paganesimo è sempre rimasto, come un fiume carsico, sotto il suolo dell’Europa, ogni tanto riaffiorando per poi scomparire nuovamente, illuminando con lampi di luce il buio cielo dell’Occidente post-romano. Gemisto Pletone, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, il movimento Rosicruciano sono i più eclatanti esempi di tali bagliori. Fu grazie a loro ed alla funzione autenticamente Iniziatica della Massoneria delle origini che poterono verificarsi eventi quali la rivoluzione francese, la rivoluzione napoletana del 1799, il risorgimento italiano ed il suo finale epilogo nella prima guerra mondiale, definita, non a caso, ”l’ultima grande guerra romana”. Tali eventi volevano essere, nelle intenzioni dei protagonisti, un tentativo per instaurare forme di governo simili a quelle descritte da Platone nella “Repubblica” o da Tommaso Campanella nella “Città del sole”. Purtroppo o la repressione o l’inglobazione nel semitismo di tali eventi resero vani i generosi sacrifici di tanti eroi e uomini di pensiero. L’ultima grande occasione si verificò con l’avvento del Fascismo, quando un vasto movimento di opinione che aveva tra gli esponenti più noti Leone Caetani, Amedeo Rocco Armentano, Arturo Reghini e Julius Evola cercò di convincere Mussolini della necessità di un ritorno alle matrici Pagane e Pitagoriche della Nostra Patria. Nella rivista “Krur” del 1930 a firma “Ekatlos” possiamo leggere le spiegazioni di tale tentativo. Mussolini però decise di buttarsi tra le braccia di “Santa Romana Chiesa”: firmò il concordato con il Cardinal Gasparri e promulgò le leggi contro le società segrete mettendo al bando la Massoneria ed ogni altra Associazione Iniziatica. La storia non può essere fatta con i se e con i ma, tuttavia è lecito supporre che una intellighenzia politico-culturale animata da una reale concezione Romana e Pagana del mondo mai avrebbe accettato l’alleanza con Hitler, ovvero con il “barbarico oppressor” di carducciana memoria, e di combattere a fianco dei figli di coloro che Tacito dispregiativamente definiva “Stoppiae crines et animus ferinus”, storicamente nemici giurati di Roma e dell’Italia, discendenti dai vari Vandali, Eruli, Goti, Svevi e Longobardi, rei dei peggiori eccidi e saccheggi che la storia ricordi! La Tradizione Perenne, le cui vestigia provengono dall’Egitto, trova in Italia la culla destinata a conservarla. Se si escludono Steiner e pochissimi altri, tutti i grandi Iniziati dell’ultimo millennio furono italiani. Italiani furono Dante, Petrarca, Ficino, Pico, Bruno, Zorzi, Campanella, Borri, Santinelli, De Sangro, Cagliostro, Lebano, Caetani, Armentano, Reghini, Evola, Colazza, Scaligero. Per quanto riguarda Steiner, va detto che questo grandissimo Maestro presentò un’articolata proposta di rinnovamento sociale, politico ed economico dell’Europa che, se Egli fosse stato ascoltato, avrebbe radicalmente mutato il destino del nostro Continente. Steiner riteneva necessaria l’organizzazione della società secondo il modello della “tripartizione” affidando ad un organismo ”Spirituale-Culturale” la gestione del Sapere e della Cultura, ad un organismo “Politico-Giuridico” la gestione delle leggi, delle regole e dell’organizzazione della macchina dello stato, ed ad un organismo ”Economico” la gestione delle risorse produttive e della distribuzione delle ricchezze secondo criteri di solidarietà e di compartecipazione degli utili tra i lavoratori delle aziende, pubbliche e private. Tali organismi avrebbero dovuto essere, secondo Steiner, completamente separati tra loro e coordinati da una sorta di “Consiglio di Saggi” equamente scelti tra i più qualificati esponenti dei singoli organismi sociali. Dopo la caduta del Fascismo, l’imprenditore Adriano Olivetti e l’economista e politico Argo Villella tentarono di far penetrare queste teorie nel nostro paese ma furono ovviamente osteggiati dall’unilateralismo (altro tipico prodotto del pensiero semita) di politici, imprenditori e sindacati. In realtà tali categorie hanno sempre storicamente agito, almeno negli ultimi 65 anni nel nostro Paese, come i celebri “ladri di Pisa” facendo finta di litigare di giorno per poi accordarsi di notte a scapito delle forze più vive e maggiormente produttive della Nazione. Di conseguenza, tenendo al riparo gli statali da ogni possibile sorpresa(a parte le demagogiche iniziative del Ministro Brunetta) e non volendo intaccare il Governo attuale (né i precedenti) i privilegi dei grandi capitali, sono proprio gli artigiani, i piccoli imprenditori, gli esercenti professioni liberali e gli insegnanti a pagare il prezzo più alto della crisi! Cionondimeno questa Terra Italica aspetta solo di essere risvegliata, essendo ancora tangibili in Essa i segni della presenza degli antichi Dei: pensiamo alla sopravvivenza in molte aree dell’Italia di usi, costumi, riti di origine pagana, pensiamo al successo di film come “Il Gladiatore”, “De Reditu”, “Agorà”, ispirati ad una concezione stoico-pagana ed eroica del mondo, pensiamo al successo dei romanzi di Valerio Massimo Manfredi ove lo splendore del mondo classico traspare con forza rendendo ancora più evidente il grigiore dell’italietta catto-comunista o catto-liberista (PDL,Lega e PD pullulano di ex democristiani, quanto all’UDC addirittura ne ha adottato il simbolo!). Noi pensiamo che solo ritornando alle nostre autentiche ed originali radici si possa sperare di salvare l’Italia e l’Europa dal crollo. In caso contrario non ci saranno innalzamenti dell’età pensionabile o provvedimenti economici - il più delle volte meramente propagandistici - che tengano: finiremo sommersi dall’Islam, ovvero da un altro semitismo (arabo ed ebraico sono entrambe lingue di ceppo semita) dal quale finora siamo riusciti a salvarci solo in virtù di quella Luce che ancora, pur tremola, è intravedibile dagli uomini e dalle donne di buona volontà.
Tertium non datur!





* A scanso di ogni possibile equivoco o strumentalizzazione chiariamo che al termine “semitismo”noi non intendiamo dare una valenza meramente etnico-razziale ma piuttosto spirituale e culturale. Il problema non è tanto se uno nasca ebreo,arabo o latino ma quale sia la propria visione del mondo ed a quale modello spirituale si ispiri. Così l’ebreo Baruch Spinoza elaborò una filosofia tutt’altro che “semita”(venendo messo al bando dalla comunità israelita di Amsterdam ,a cui apparteneva) mentre l”ariano” Immanuel Kant crea,con la propria filosofia,i presupposti per l’allontanamento dell’uomo dal Trascendente. Non vi è nulla di più odioso del perseguitare qualcuno in quanto appartenente ad una determinata razza o ad una determinata religione. Va altresì precisato che l’Impero Romano,tollerantissimo verso qualunque credo religioso,compreso l’ebraismo ortodosso,fu spesso spietato e brutale contro i cristiani non perché non ne ammettesse la dottrina spirituale(“ non trovo alcuna colpa in questo giusto” fa dire a Pilato l’evangelista) ma in quanto riscontrava nell’atteggiamento dei cristiani verso lo Stato ed il Princeps pericolosi germi di sedizione che avrebbero in effetti (come oramai la quasi totalità degli storici ammette) contribuito non poco alla disgregazione di quell’Impero che si fondava sull’idea di “Patria Religio” e sui concetti di “Jus” e “Fas”.

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